L'Incoronazione della Beata Vergine del Rosario
Da giorni si lavorava per allestire i palchi in piazza. Sulla scalinata della Basilica di san Petronio era stata eretta una tribuna coperta per le autorità. Dalla facciata del Palazzo del Legato pendevano vistosi drappi. Dirimpetto a san Petronio erano stati posti altri palchi che, il 3 di maggio del 1634, venivano progressivamente occupati dalle persone che ne avevano diritto. In Piazza sempre più gente riempiva ogni spazio così come nelle strade attigue lì dove sarebbe passata la processione che riportava in san Domenico la statua della Vergine del Rosario.
Le confraternite già si avviano lungo il percorso processionale, ognuna preceduta dal proprio stendardo. Fiancheggiano la statua della Vergine soldati in alta uniforme, chierici con torce accese, figure allegoriche che vestono tuniche fornite di ali. Il baldacchino poggia su quattro alte aste sorrette da altrettanti uomini e nel cielo del baldacchino “punteggiato di stelle d’oro campeggia San Guglielmo”
Lasciamo scorrere il corteo processionale tra canti, suoni di trombe e la ritrovata gioia dopo aver vissuto un grande dolore, sul quale indugeremo più avanti. Soffermiamoci intanto a guardare da vicino lo splendido manufatto in seta ricamata e dipinta. Un recente restauro ha consentito di apprezzare l’opera in ogni particolare, recuperando una bellezza inimmaginata, celata per secoli e che ancora custodisce qualche mistero.