Il penultimo dei misteri Gloriosi,
l'Assunzione della Vergine in Cielo.
La XIV stazione, quella appena restaurata, oggi appare la più ricca grazie anche al fatto che si è mantenuto anche l’apparato pittorico davanti alla cappella con i pilastri decorati e la finta cupola. È pure documentato l’intervento del pittore Iacopo Alessandro Calvi e, per gli ornati, di Gaetano Alemanni. In origine le edicole-cappelle erano tutte decorate. Tutte sono state eseguite da maestri della locale e celeberrima scuola di pittura originata dagli stessi Carracci e dopo tante vicende divenuta accademia Clementina. La città che ha voluto il portico, che lo ha costruito partecipando in maniera corale e a seconda delle possibilità di ognuno: dal pagamento di un intero arco o di più archi al trasporto delle pietre su per la montagna ora a mani nude e tal altra e più frequentemente con l’aiuto di carri e animali, partecipa anche all’abbellimento delle edicole con i suoi rinomati maestri che hanno decorato le case della nobiltà e della borghesia in città, e che probabilmente anche con “devozione” si cimentano nel rappresentare le “storie” del Rosario: obbligati quanto al soggetto, non certo per quel che riguarda l’invenzione, la realizzazione del tema.