Compete proprio a Cimabue introdurre l' attesissima esposizione “da Cimabue a Morandi” che sarà inaugurata il prossimo febbraio proprio a Palazzo Fava. L’opera forse più importante dell’esposizione, la Madonna dei “profeti” di Cimabue, così come la conosceva Malvasia, in attesa di salire al piano nobile del Palazzo e accentrare su di se l’attenzione dei bolognesi, è oggetto, nello stesso palazzo, in un “Laboratorio di restauro aperto” a tutti, di una manutenzione straordinaria che proseguirà dopo l’evento espositivo. I segni del tempo cominciano a farsi sentire. Si notano dei movimenti del colore in prossimità delle giunture tra le tavole e vanno rimossi i ritocchi degli ultimi restauri che appaiono come macchie sull’opera a causa del naturale invecchiamento delle tempere usate.
Nell’atrio di Palazzo Fava, in un’area delimitata, si svolgeranno i primi lavori di messa in sicurezza del dipinto. Dei pannelli – qui ne anticipiamo alcuni – mostreranno da vicino l’intervento di restauro e settimanalmente documenteranno l’evoluzione del lavoro.