Madonna di Guadalupe
Lo studio di questa simbologia, il legame con la cultura pre-cristiana, ma profondamente impregnata di religiositą mi ha riportato alle origini della storia del cristianesimo in occidente. I cristiani, popolo giovane e intriso di altre culture, traeva da quel mondo molteplici immagini e le rivestiva di nuovi valori suscitando le perplessitą e la condanna dei dotti uomini di chiesa. Mi piace ricordare il passo di Eusebio di Cesarea (tra il 313 e il 324) che scrivendo all'imperatrice Costanza narra di una popolana che teneva tra le mani due immagini, forse di filosofi, e diceva che erano le immagini di Paolo e del Salvatore.
Si trattava di immagini pagane alle quali la "popolana" aveva attribuito nuovi significati senza tagliare i legami con il mondo in cui era vissuta, ma in continuitą con quella vita.
Credo che l'immagine della madonna di Guadalupe faccia la stessa cosa e qui come in Palestina, a Cesarea, due persone del popolo si accostavano a Dio attraverso segni per loro familiari che potevano perņ scandalizzare i dotti e i sapienti.
Al di lą di ogni simbologia e significati nascosti, mi auguro che il rilievo tattile che l'Italia dona al Santuario di Guadalupe dopo averlo presentato al Sommo Pontefice, possa rappresentare un momento di conoscenza per tutti i cristiani che si recano al Santuario e non solo per i non vedenti.
Spero di essere riuscito a tradurre nel rilievo la cordiale umana bellezza di questa giovane donna che ha parlato ad un uomo, ma che sembra soprattutto ascoltare ognuno di noi.