Le storie di san Filippo Benizzi e altre opere della Chiesa di Santa Maria dei Servi custodite presso il Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna ubicato nell'antico convento dei Servi di Maria, annesso alla Basilica
storie della passione
il san Nicola ritrovato
Le sei lunette sono state staccate dal restauratore Ottorino Nonfarmale dagli anni ottanta in avanti. Man mano che i lavori procedevano le pitture sono state ricollocate nel lungo corridoio sul quale, un tempo, davano le celle del convento dei Servi di Maria e oggi sede del Comando della Legione Carabinieri Emilia Romagna. Lavori conclusi soltanto nel mese di agosto dell’anno 2016 e finalmente visibili nella nuova collocazione grazie alla disponibilità del Comando della Legione Carabinieri. Qui erano già stati collocati, in tempi diversi, altre opere sempre provenienti dal portico dei Servi. Sono i sopravvissuti reperti della più antica decorazione del portico, che risale al XV secolo. Probabilmente faceva parte di un più vasto ciclo decorativo cristologico del quale sopravvivono sei storie della passione e la “cavalcata” dei Magi, frammento di una vasta rappresentazione ormai perduta.
Un primo restauro delle lunette è ricordato già nel 1722, affidato al pittore Giuseppe Monticelli che, lo dice l’Oretti, arrecò ancor più danni a causa delle sostanze caustiche utilizzate. La vicenda dei materiali costitutivi dell’intero ciclo resta tuttora misteriosa dal momento che mancano indagini dettagliate sia sulla materia pittorica che sulla preparazione. Le cadute di colore fanno presupporre che molta pittura sarà stata data a secco. Dato che non sarà stato tenuto in considerazione a cominciare dal primo restauro che, usando “acqua di lisciva” come dice Oretti, avrà cancellato tutte le finiture e la stessa pittura a “ fresco”, ma stesa su un muro non del tutto bagnato.