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O Jesu dolce, o infinito amore
Inestimabil dono
Misero a me chi sono
Che da te fuggo, et tu mi segui ogn’hore.
Per qual mie meriti, o signor mio benigno
O per qual mia bontà
Si largamente nel mio cor maligno
spandi la tua pietade.
L’anima mia che sempre offeso t’ha
Si dolcemente chiami
Che par bel che tu l’ami
Come buon padre, et non come signore.
Giamai non resti a mille dolci modi
Chiamar l’anima a te
Deh dimmi signor mio di che ti godi
Che hai tu veduto in me.