Donna a letto ammalata. Olio su tavola. Cm. 37,5 x 28,5. Restauro: Patrizia Camino 1995. Iscrizioni: Ex Voto.
| Il dipinto raggruppa due episodi distinti, ma conseguenti: a sinistra una scena marinara e a destra, separata dal muro di fondo che si apre sulla precedente raffigurazione, una camera da letto. Il letto è sormontato da un alto baldacchino bianco, con cupolino centrale. Sul letto è seduta un'ammalata in preghiera. Sulla parete di fondo lo stemma della famiglia Chiaramonti. A sinistra una nave corre veloce sui flutti a vela spiegata ed è governata da quattro uomini. In alto, al centro, la Madonna benedice un unguento entro una bottiglia tenuta in mano da un santo francescano. L'apparizione, che separa le due narrazioni, è delimitata da una nuvola che circonda un fondo dorato. Evidentemente le due rappresentazioni sono legate l'una all'altra e la sacra rappresentazione, posta al centro del dipinto, unisce i due episodi. La tavoletta è ben curata e rivela un pittore attento a comporre armonicamente le varie parti. Permangono alcune perplessità sulla datazione dell'opera che Massaccesi Novelli pongono nella seconda metà del XVII secolo. È vero però che il letto con baldacchino e cupolino centrale è un motivo iconografico del secolo XVI. Per contro l'ampia nuvola che circonda la madonna e il santo è più consona al secolo XVII e il motivo del muro che separa una rappresentazione di interni da una raffigurazione di paesaggio, è un'invenzione che ritroviamo dalla metà del secolo XVII e caratterizza spesso i dipinti del gruppo M e diventerà motivo ricorrente in altri gruppi di opere. È probabile pertanto che il particolare letto, sostituito ormai in questi anni dal più comune baldacchino rettangolare, voglia testimoniare la presenza di un arredo particolarmente sontuoso del tutto rispondente del resto, alla nobile famiglia cesenate.
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Massalombarda | In qualche caso si trasporta il malato al Santuario, soprattutto nel caso di Bambini. Lo si fa come si può e la “carrozzella” è alle volte uno strumento di lavoro riutilizzato per quest’uso, ma probabilmente mezzo impiegato per le più diverse incombenze se lo ritroviamo, a migliaia di chilometri di distanza, nella pittura del danese Jhoan Thomas Lundbye (1818 – 1848) ove due pastorelle giocano nei campi con un analogo oggetto. Osserviamo che anche nella grande tela di Annibale Carracci con la raffigurazione dell'Elemosina di san Rocco, del 1595, un ammalato è avvicinato al Santo su un'analogo mezzo.
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Lugo San francesco di Paola
Donna ammalata datato 1864 cm. 27 x 20. Olio su tavola | In basso a sinistra, sullo sportello del comodino, "P.G.R. 1864". Sul comodino una bottiglia e un bicchiere, per un immediato conforto all'inferma |
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Lugo San francesco di Paola
Donna ammalata olio su tavola cm 24 x 32 ca. 1860 - 1870 |
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Lugo san Francesco di Paola donna a letto ammalata cm. 23 x 30 datato 1872 | Sul pavimento P.G.R. 1872. Sul retro, sopra un foglio di carta incollato alla tavola, vergata con inchiostro nero, troviamo la scritta: "Laccarini Vir ... malatia e ... unzione perché ricevendo con ... Taumaturgo s. framcesco ... dal pericolo ed ... questi ... avvocat ..." Accanto al sacerdote una igura con il cilindro, quasi certamente il medico che ha poggiato la borsa e l'elegante bastone sulla sedia a sinistra. Sul comodino probabilmente unguenti e medicine. L'olio cui fa riferimento la scritta non è quello dell'estrema unizione, ma un particolare unguento, ancora in uso, legato alla figura del Santo.
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Massalombarda | Il malato è curato presso la propria abitazione – almeno nell’immaginario del dipinto votivo – solo raramente, e siamo ormai nel 1921 troviamo la raffigurazione di una corsia di ospedale. E’ anche questo un segno dell’evoluzione dei tempi che il dipinto votivo continua a testimoniare come l’occhio vigile di una fotocamera che tramanda per noi questa ulteriore esperienza dell’umanità.
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Uomo ammalato. Olio su tavola. Cm. 35 x 24,5. Restauro: Patrizia Camino 1996. Iscrizioni: 1955 Ottenuta La Guarigione Da Cancro (Sul Verso) . Sul Recto: P. G. R.
| In una stanza, un uomo, seduto sopra una sedia, è sottoposto ad una cura con delle radiazioni. In alto a sinistra, in uno squarcio che si apre nel muro, appare la Vergine con sullo sfondo, il monastero benedettino. Novelli Massaccesi riportano il nome del pittore che ha eseguito il dipinto, il ceramista Giannetto Malmerendi di Cesena. Probabilmente una informazione ricevuta direttamente. La raffigurazione induce Cerasoli a identificare il “cancro” con un tumore al cervello.
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Uomo a letto ammalato. Olio su tavola. | Il dipinto è separato in due parti dal muro verticale della stanza che si apre a destra sul prospetto del moderno ospedale in cui è ricoverato il paziente. Osserviamo in questo moderno dipinto votivo la riproposizione di un codice figurativo che risale almeno al XVII secolo, caratterizzato dalla stanza separata dal muro, aperto, in quei casi, su un paesaggio e qui sulla facciata dell’ospedale.
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Cesena Madonna del Monte 1997 | Intervento in sala operatoria di un ospedale bolognese. P.G.R. 1997 |
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