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Giugne Christo e dice a San Pietro:
Sta su non pianger più Pietro mio caro
io t’ho rimesso el tuo grave peccato
in gaudio si converta il pianto amaro,
poiché io son da morte suscitato.
Risponde San Pietro inginocchiato.
O signor mio, hor conosco ben chiaro,
che come predicasti t’ho negato
tua gratia soprabbondi al mio delitto
consolando il mio cor che è tanto afflitto
Dice Christo:
Sendo stato da me fatto prelato
de mia fedeli a loro instruttione,
ho permesso caschasti in tal peccato
acciocché impari haver compassione
a ciaschedun che di colpa è piagato
iudicando quel con discrezione
Segue Christo abbracciando San Pietro:
piglia la pace mia Pietro diletto
Christo si parte.
Il sacerdote che di sopra parlò, dice al fariseo:
Tanto habbiam operato il nostro ingegno
contro a quel nostro gran persecutore
che riuscito c’è nostro disegno
se questa cosa non ci riusciva,
la nostra autorità tutta periva.
Risponde il Fariseo:
Altro non resta se non che sua setta,
con gran prestezza sia da noi dispersa,
Risponde il sacerdote:
egli è già ordinata la vendetta
contra tal nation prava e perversa
tempo conveniente sol s’aspetta
Passano Cleofas e Luca.
Il fariseo gli mostra adito dicendo:
vedine! due di quei simulatori,
Risponde il sacerdote:
son pien d’heresia, e falsi errori.
Cleofas vecchio dice a Luca giovane
Caro fratello e dolce mio conforto
ascolta Luca e intendi il mio concetto:
poi che è stato dato crudel morte
al gran profeta e senza suo difetto
mi par sia ben uscir fuor delle porte
della città perché siamo a sospetto
a sacerdoti scribi e farisei
che ci dicon maligni astuti falsi e rei
Risponde Luca:
O Cleofas amico mio diletto
ancor io son di questo tuo volere.
Piglieremo hora il cammino
in Emaus Castello a noi vicino.
Cominciarono a camminare e Cleofas dice:
Gravato son da tanto gran dolore
che con parole nol potrei narrare
havendo visto in croce el mio signore,
aspri e duri tormenti sopportare.
Quando io ci penso mi si scoppia el core
altro non posso far che sospirare
vedendo morto un huom sì degno, e santo.
Rimango in pene con gran lutto e pianto.
Dice Luca:
Et io anchor son tanto angustiato
in questi giorni per caso occorrente
che stolto mi par esser diventato,
e quasi tutto privo di mia mente.
Ancor non veggo sia resuscitato
come’e predisse manifestamente
hoggi noi siam venuti al terzo giorno
e non ha verso noi fatto ritorno
Dice Cleofas:
A nostre donne presso al monumento
gli angeli han la sua gloria nuntiato.
Sarà meglio alquanto qui posare
che grande angustia ancor io sento al core
Luca voltandosi indietro dice:
deh aspettiamo un po’ quel peregrino.