1) - M. Medica, Miniatori- pittori: il 'Maestro del Ghirardaccio, Lando di Antonio, il 'Maestro del 1328' ed altri. Alcune considerazioni sulla produzione miniatoria bolognese del 1320- 30, in 'Francesco da Rimini…', cit., pp. 97- 112.
2) - Sull'affresco e la sua collocazione in Santa Maria delle Laudi, rimando a Restauri…, cit.,pp. 44- 46; scheda n. 6, pp. 83- 84, in 'Francesco da Rimini…', cit.; Il Trecento pittorico in S.Francesco tra citazioni storiche e testimonianze sopravvissute, in 'Strenna storica bolognese' 1993, pp. 163- 174; p. 166 segg. Per la più aggiornata vicenda critica e bibliografica, A. Volpe, Aggiunte…, cit.
L'immagine intera, riprodotta in una stampa di Francesco Cavazzoni (in Corona di gratie, Bologna 1666), è stata pubblicata da M. Fanti, La Confraternita di S. Maria delle Laudi e l'Ospedale, in 'La Chiesa e la Compagnia dei Poveri in Bologna', Bologna 1977, p. 14 segg. Si veda Restauri…, pp. 44- 45, nota 37
3) - Per il riferimento delle Matricole a Lando di Antonio si veda M. Medica, Miniatori-pittori…, cit.., e le relative schede (pp. 119- 120, nn. 15- 16) , in 'Francesco da Rimini…', cit.
4) - M. Ferretti - che aveva già pubblicato l'affresco nel 1978, in Pittura bolognese del '300- Scritti di Francesco Arcangeli, ha suggerito di recente l'ipotesi di un'identità di mano tra questo dipinto e la Madonna col Bambino in San Giovanni in Monte, tradizionalmente riferita allo Pseudo Jacopino.