gli occhi - Madonna di san Luca

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gli occhi

Teotokos
lo sguardo
È famoso lo sguardo della Madre di Dio che sembra accompagnare il camino del pellegrino che transita davanti all’Icona. In effetti il leggero strabismo delle pupille favorisce questa percezione che di fatto caratterizza l’immagine.
l'immagine radiografica
In radiografia gli occhi sono del tutto identici a quelli visibili: stesso leggero strabismo e soprattutto identica dimensione e posizione delle pupille con la caratteristica lumeggiatura su uno dei lati. 

Si osservi sotto l’occhio destro dell’immagine radiografica il “buco” nero dovuto a mancanza di colore e preparazione che probabilmente è stato confuso con l’occhio così che in passato è stato sostenuto che la radiografia mostrasse un’immagine dagli occhi molto diversi da quelli visibili contribuendo a teorizzare la presenza di un’immagine sottostante, molto più antica.
sovrapposizione immagine visibile e radiografica
La sovrapposizione delle due immagini documenta la perfetta identità tra immagine radiografica e immagine visibile. Del tutto sovrapponibili risultano gli occhi che non sono da confondere con la macchia scura sotto l'occhio destro della Vergine che documenta una lacuna stuccata posta sotto l'occhio
immagine radiografica e visibile
Le due immagini sono perfettamente sovrapponibili e coincide alla perfezione anche il taglio degli occhi, con la luminosità sul fianco della pupilla, probabilmente data a biacca e pertanto radiopaca così da risultare chiara tanto sul dipinto che ai raggi X. La radiografia evidenzia semplicemente l’immagine visibile ad occhio nudo, rivelando semmai un panneggio del maphorion più articolato, confermato dalle riprese ad infrarosso. La presunta scoperta di un’immagine più antica e sottostante quella attuale di fatto non esiste. La radiografia mostra solo interventi di manutenzione stratificatesi nel corso dei secoli che hanno modificato il panneggio, ma hanno mantenuto sostanzialmente immutata l’espressività del volto. In ogni caso resta a mio avviso impossibile proporre per questa presunta immagine sottostante l’attuale - avendo a riscontro solo un’immagine radiografica – confronti stilistici con opere musive o su tavole. Nel corso di un pregevole lavoro sul Santuario erano state fatte delle ipotesi attributive e di datazione dell’opera tenendo a modello non l’opera visibile, ma l’immagine radiografica giudicata sostanzialmente diversa dal dipinto visibile che viene considerato come una seconda redazione dell’opera, cambiata nel corso del XIII secolo. (cfr. Patrizia Angiolini Martinelli, l’Icona della Beata Vergine di san Luca in “La Madonna di san Luca a Bologna” a cura di Mario Fanti e Giancarlo Roversi. Bologna 1993 pp. 13 – 31)
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