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La croce del Torreggiani è perennemente esposta sull'altare. La croce processionale introduce invece il corteo sacerdotale svettando su una lunga asta. Diventa la guida del corteo e punto di incontro con la comunità che assiste alla funzione liturgica o alla processione. Per questo è decorata su entrambe le facce. Nel suo incedere mostra la passione del Cristo e passando oltre offre al fedele la visione della continuità di quel sacrificio ora attraverso l'immagine di Maria e, più frequentemente, con l'immagine di un Santo. Solitamente un Santo specificamente legato alla particolare Chiesa.
La Croce processionale che presentiamo mostra sul verso la figura eretta di Sant'Agostino. Un'immagine che va letta in continuità con la croce, è l'altra faccia della croce: l'immagine di chi ha saputo essere alter Cristus ora attraverso la sapienza, ora per la carità. In qualche modo testimonia la continuità della Chiesa che non è solo memoria di eventi lontani -
Si è ipotizzato che anche questa croce potesse apaprtenere allo stesso altare, dedicato a sant'Agostino, per il quale il Torreeggiani ha innalzato la croce e i candelieri. Ed è stato fatto il nome del Torreggiani anche per questo rilevante manufatto. È vero però che la "sofferenza" del Cristo
La chiesa retta dagli agostiniani rende probabile, l'ipotesi che la croce processionale più che alla cappella privata del Santo appartenga alla "chiesa" agostiniana. Agostino è raffigurato in piedi con le insegne vescovili, e il bambino con una coppa in mano, accostato alla coscia rimanda al celebre episodio del colloquio con Cristo Bambino sul mistero della Trinità, narrato in una lettera apocrifa di Cirillo da Gerusalemme, dove si racconta che mentre Agostino meditava sulla Trinità incontrò un fanciullo che cercava di raccogliere tutta l’acqua del mare in un cucchiaio, qui sostituito da una coppa. Così quando Agostino provò a spiegare al bimbo l’impossibilità del suo proposito egli poté replicare che anche il mistero della Trinità non poteva essere compreso dalla ragione umana.
Introducendo il culto delle reliquie abbiamo ricordato un pensiero di Agostino. Chiudiamo questo articolato cammino tra le argenterie sacre della chiesa agostiniana, con un'immagine e un altro insegnamento del Santo così caro all'ordine agostiniano e così presente sulle argenterie di questa chiesa.