I santi Claudio e Castorio patroni dei muratori
il baldacchino della peste > Laterale destro
i santi Claudio e Castorio
La Bandinella con sant’Andrea chiude il lato
posteriore e, procedendo in senso orario, incontra la prima delle bandinelle
del fianco destro del baldacchino che raffigura due santi che tengono in mano degli
strumenti di lavoro, tra i quali è immediatamente riconoscibile la cazzuola
nella mano destra del santo più esterno. L’altro stringe nella destra un
martello e punteruolo e con la sinistra tiene poggiata sul tavolo una “forma”
trapezoidale che ritroviamo, analoga, nel primo santo che stringe la cazzuola. Gli strumenti caratteristici dei
muratori (cazzuola, martello e punteruolo) mi hanno fatto pensare a due
dei quattro santi coronati, patroni dei muratori. Una supposizione che è
diventata certezza grazie all’aiuto del prof. Paltrinieri e dell’architetto
Carlo de Angelis che ha identificato lo “strano” oggetto con una forma per la
realizzazione di coppi[1].
I santi raffigurati sono pertanto due dei “quattro Santi coronati” “protettori dell’arte
dei Muratori l’oratorio e residenza della quale era nella strada delle
Pescherie nell’edifizio 1149”[2].
Nell’oratorio esisteva una cappella,
oggi distrutta, dalla quale proviene la tavola dell’altare oggi conservata
presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Nella pala, sormontata da un Cristo
in pietà tra la Vergine e san Giovanni, sono raffigurati solo due dei quattro
santi coronati, identificabili grazie alla sottostante iscrizione. Si tratta dei Santi Claudio e Castorio[3].
Santi che tengono in mano, come sulla nostra bandinella, rispettivamente la
cazzuola e martello e punteruolo. Una traccia per dare un nome anche ai nostri
Santi: Castorio con la cazzuola e
Claudio con il martello. L’assenza degli altri due, Sinforiano e
Nicostrato, tanto nella pala della Compagnia che sulla bandinella, fa
ragionevolmente pensare che non fossero entrati a far parte dei “protettori”
dell’arte.
[1] Un
parere, quello dell’architetto De Angelis, di particolare valore visti i suoi
interessi nell’ambito della storia dell’architettura. Attualmente ricopre anche
l’incarico di Presidente di Bologna Storica Artistica.
[2]
Bologna perlustrata di Antonio
di Paolo Masini Ampliata e ricorretta, parte prima tomo II, Bologna MDCCCXXIII,
p. 319
[3] Per una
recente scheda sull’opera con informazioni inerenti anche l’origine del culto
cfr. Daniele Benati, Maestro della pala dei Muratori, scheda di catalogo in:
Pinacoteca Nazionale di Bologna, Catalogo Generale, vol. I dal Duecento a
Francesco Francia, pp. 270 – 272, scheda n.106
UN CONFRONTO