Fonti iconografiche - La Cupola della Madonna del Monte

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Fonti iconografiche

La Cupola

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA GHIARA

Tanto la cupola in Cattedrale di Cesena che l'affresco della Madonna del Monte si rifanno ad una articolata tradizione che solo in parte riusciamo a ricostruire. Il riferimento al Santuario della Madonna della Ghiara è probabilmente il più pertinente, ma non esclusivo. Altri parziali riscontri è possibile ricercare un po' dappertutto dal Serpotta a Palermo a Lanfranco a Napoli, alle tante piccole e grandi chiese italiane la cui mariologia dipinta attende ancora di essere letta. E' anche vero che bisogna saper distinguere tra alcuni parziali discernimenti mariani e un progetto unitario che attraversa  l'intera Sacra Scrittura, come accade a Cesena, con una puntualizzazione scritturale che è difficile accostare anche al Santuario della Ghiara.
Alla Ghiara sembra maturare un progetto iconografico che possiamo cogliere nel suo divenire. Completata la costruzione del Santuario, mentre si tessono i rapporti con i pittori che avrebbero dovuto decorare la Chiesa, nel 1614 i Fabbricieri stilano un elenco provvisorio delle storie da rappresentare, tutte legate alla vita della Madonna e, nella cupola, l'assontione della Madonna in cielo (1).
L'anno successivo, il 21 febbraio del 1615, i Fabbricieri approvano l'elenco definitivo delle 12 "storie" che saranno rappresentate nel tempio: Per prima Eva che calca con il piede il serpente, Dio all'incontro menaciante il serpe (2), Adamo e l'albero della vita. Seguono altre 11 storie che avranno quali protagoniste figure di Donne, da Sara alla regina Ester. Profeti, Virtù, Sibille, non citate in questa nota d'archivio, completeranno il ciclo pittorico nella sua realizzazione.
In quell'anno che separa l'elenco provvisorio delle raffigurazioni da quello definitivo, deve essere successo qualcosa d'importate tra i fabbricieri della Ghiara. Il progetto iconografico è infatti innovato in maniera significativa e dalle consuete storie della "vita" della Madonna, si passa ad un disegno ardito e probabilmente mai tentato con questa complessità. Una maturazione che sarà stata il frutto di un dibattito che non ci è noto, probabilmente alimentato dalla presenza di una rinnovata guida che ha attinto, nell'elaborazione del ciclo, a fonti letterarie contemporanee.
Delle donne della Bibbia vengono scelti gli episodi che meglio le rappresentano. Si tratta sempre della raffigurazione  di racconti in cui il contesto narrativo consente di individuare facilmente i personaggi descritti. Per altro quasi sempre oggetto di ulteriori precisazioni nei contratti stipulati con i vari pittori impegnati nella realizzazione del ciclo che si concluderà entro la prima metà del secolo XVII.
Nella cupola della Cattedrale di Cesena, attorno alla Vergine si snodano tutte le figure bibliche presenti alla Ghiara. Non più in atto di raccontare la loro storia, a parte qualche caso, essi si identificano per gli atteggiamenti caratteristici dei personaggi e le vesti indossate. Attorno alla Vergine, tendono a sparire come "persone" e a vivere in quanto appartenenti alla genealogia di Cristo che è poi la Genealogia della Vergine. Tutto ruota attorno all'unica Persona significativa: la Vergine Assunta e contemporaneamente incoronata dalla Trinità.

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