Abdia - pilastro sinistro interno - La Cupola della Madonna del Monte

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Abdia - pilastro sinistro interno

Profeti e Allegorie > Abdia

Profeti e Allegorie

La Virtù

Il profeta Osea
I putti reggi cartiglio


Abdia sull’altro lato del grande pilastro con l’Evangelista Giovanni, indica con la mano destra la Bonitas, virtù che lo sovrasta e a cui orienta l’occhio dello spettatore. Anche in questo caso il Profeta è riconoscibile per i versetti incisi sulle tavole rette dai due angeli che lo fiancheggiano tratti dal versetto 17 (1)
 e 21 (2) dell’unico capitolo del libro del Profeta. Le due massime giungono alla fine della sua visione quando il Signore, dopo aver castigato Edom, torna a regnare su Israele. Il “castigo” di Edom si colloca “all’interno del giorno del Signore contro tutte le nazioni, cioè in una specie di giudizio finale sulle violenze della storia” (3) . La punizione contro questo popolo “fratello” di Israele è conseguenza dell’essersi schierato Edom con i Babilonesi quando Gerusalemme ne fu saccheggiata. Il Profeta, attraverso una finzione letteraria, si immagina presente agli eventi per spingere Edom ad astenersi dal crimine che stava perseguendo. Il messaggio, proprio perché frutto di una finzione letteraria, solo apparentemente è rivolto ad Edom, perché credo voglia parlare ad ogni popolo. Ma per il nostro ciclo è rilevante la sequela di propositi che il Profeta indica al popolo in lotta: “non gioire dei figli di Giuda nel giorno della loro rovina. Non spalancare la bocca nel giorno della loro angoscia”.
Insomma usa la misericordia, la Bonitas

 
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