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La Fides sovrapposta al profeta Geremia. Una Fede che è costata fatica a Geremia che conosce la sorte della città Santa abbandonata da Dio e destinata al saccheggio. Vaticinare la distruzione di Gerusalemme provoca al profeta solitudine e maledizioni ed egli “confessa” la sua crisi76. La sua fedeltà alla parola del Signore gli ha procurato solo dolore e si insinua in lui la tentazione di pensare di essere ingannato da Dio, ma cede ancora una volta alla chiamata del Signore ricordando la sua prima chiamata.
La Fede che lo sovrasta non è una facile Virtù, essa si sperimenta nella prova. Così è stato per Geremia nella lunga notte della prova e, vista attraverso il libro del profeta, mostra un cammino tutto in salita. Nello sviluppo iconografico dell’Abbazia della Madonna del Monte è solo una tappa che trova la logica conclusione nella gloria della Vergine. Ma per il singolo uomo, la “notte” potrebbe riguardare un lungo momento della sua vita. Del resto la sua simbologia non è gloriosa: il calice e la croce la contraddistinguono a indicare un cammino di asperità e approfondimento però si dipinge con la Croce, eco’l Calice, mostrandosi, che queste due cose, una delle qualiappartiene alla Redentione, l’altra alla reintegratione delleforze dell’anima, sono la via da incaminarsi con progressonella fede Christiana (77 Cesare Ripa, ad vocem.).