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Il profeta Amos è sormontato dalla personificazione dell'Innocentia. La conversione a cui punta Amos comporta un capovolgimento dei valori correnti e l’allegoria che lo sovrasta, l’Innocentia, ribadisce l’unico cammino possibile per raggiungere il perdono. La Virtù che iconograficamente ricorda quella dipinta nel Santuario della Madonna della Ghiara è raffigurata come una Verginella, vestita di bianco, in capo tiene una ghirlanda di fiori, con un Agnello in braccio (4). Così continua cesare Ripa descrivendo questa virtù: In abito di Vergine si dipinge, per esser la mente dell’innocente intatta, e immacolata. L’Agnello significa l’innocenza, perché non ha ne forza, ne intentione di nuocere ad alcuno, e offeso non s’adira, nè s’accende a desiderio di vendetta, ma tolera patientemente, senza repugnanza, che gli si tolga, e la lana, e la vita; dovendo così fare chi desidera di assimigliarsi a Cristo: Qui coram tondente se obmutuit, come si dice nelle sacre lettere, per essere nobilissimo ritratto della vera innocenza.
La Virtù è sovrastata da putti danzanti che reggono rami di palma e si riuniscono nella chiave di volta con gli altri che sovrastano la Prudenza sul pilastro speculare.