1 - Aristide Serra, op. cit. p. 75.
2 - Giuditta, 8, 7
3 - Giuditta 8, 20; 11, 10 e 5, 17-21.
4 - Aristide Serra, op. cit. p. 90.
5 - Divo Barsotti, Le Donne dell’Alleanza, Gribaudi editore, Torino 1967, pp. 162 - 163
6 - Giudici 4, 17 - 22.
7 - Giudici 4, 9.
8 - Giudici 4, 21.
9 - Ester, 2 – 7
10 - Giuditta, 14, 7.
11 - Pietro Metastasio, Betulia liberata componimento sac. per musica del sig. ab. Pietro Metastasio da cantarsi nell’oratorio de’ RR. PP. della congregazione dell’oratorio di Roma. In Roma, nella stamperia di Pallade, 1768.
12 - Wolfang Amadeus Mozart, La betulla liberata, azione sacra in due parti. Testo di Pietro Metastasio. KV 118.
13 - Il Canonio Aguselli, che ben identifica l’eroina, così la descrive: “La fiera in volto, ma leggiadra insieme/ Donna viril, quasi in trionfo assisa./ Le cuopre il regio fianco un’aurea veste,/ Cui d’egregio lavoro argentea maglia/ Trappunta al lembo vagamente adorna,/ All’aureo crin leggiadramente colto,/ Di balsami odorati anco stillante;/ Al bel color, che le sue gote innostra,/ E al sovruman splendor, che le vien d’alto,/ E sue pupille oltre il costume accende./ Ben la ravviso; la famosa e fida/ Vedova di Manasse, alma eroina,/ Gloria e onor d’Israel Giuditta è quella;/ Ecco la destra generosa, e forte,/ Che il gran colpo guidò, sanguigno acciaro/ Impugna, e par quasi in trofeo lo scuota,/ E qual vessillo, umile altrui l’addite:/ Con la sinistra man sostiene, e mostra/ Di sozzo e vivo sangue ancor fumante/ L’orribil teschio, che sue luci sembra/ Così com’è disanimato, e tronco/ Volger d’intorno minacciose, e torve.”