1 Aguselli, op. cit. p. 19 “Quasi in lontano suolo agli occhi appare/ Di Maria, che il german bambino all’onde/ Sul nascer suo per rio comando esposto/ Trasse tremante dal mortal periglio.”
2 - 93 Esodo 2 (1-10).
3 - Maria compare altre volte nella Scrittura. Ancora in Esodo (15,20) dopo che il mare si è richiuso sull’esercito del faraone “Maria, la profetessa, sorella di Aronne” prese il timpano e assieme alle donne con altri timpani cantarono e danzarono. (ancora un ruolo propositivo. Il ringraziamento, il canto di ringraziamento, scaturisce da una donna. La prima a ringraziare per il dono della vita.) in Numeri 12 è narrata la contestazione di Maria e Aronne verso la scelta di Mosè di sposare una donna Etiope e la punizione di Maria poi “graziata” per intercessione Mosè. In Numeri 26,59 è riportata la genealogia della famiglia. La madre, nata in Egitto, generò ad Amram “Aronne, Mosè e Maria loro sorella”
4 Lo Pseudo Filone fa di Miriam la depositaria di un sogno nel quale le viene rivelata la grandezza di Mosé. La Mekiltà di Ismaele fa rivolgere da Miriam al padre un vaticinio in cui annuncia la grandezza del prossimo figlio. Più dettagliato il talmud babilonese nel quale Miriam interloquisce con il Padre che voleva astenersi
dai rapporti carnali per impedire l’uccisione dei figli maschi voluta dal faraone. Miriam interviene sostenendo la durezza di questa scelta, ancora peggiore della legge del Faraone. Cfr. Aristide Serra, La Donna dell’Alleanza. Prefigurazioni di Maria nell’Antico Testamento, ed. Messaggero Padova, pp. 31 - 45
5 Aristide Serra, op. cit. p. 44