note_michea - La Cupola della Madonna del Monte

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Profeti e Allegorie > Michea

1 -   Gli angeli alla sua destra, quelli che sono visibili dalla scala d'accesso al Presbiterio, reggono una tavola con un versetto tratto da Michea 7,20: Dabis veritatem Iacob - Michee (Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà). L'altro gruppo di angeli, alla sinistra del Profeta, reggono una tavola con un altro versetto de libro di Michea 7,7: Expectabo Deum Salvatorem - Micheae (Spero nel Dio della mia salvezza). Per ognuno dei profeti trascriveremo i versetti senza le abbreviazioni e per la traduzione italiana, riportata tra parentesi, ci siamo avvalsi della "Bibbia di Gerusalemme" con testo della CEI, edizione 1971.

2 -  il libro di Michea è collocato nell'VIII secolo a.c., nel regno meridionale di Giuda, nello stesso tempo del Profeta Isaia. Per questa ed altre informazioni sui profeti ci siamo avvalsi della Bibbia ed. San Paolo e dell'agile guida di Gianfranco Ravasi, Il racconto della Bibbia, voll. 10, San Paolo s.r.l., Milano 2006. Nello specifico vol. 8.

3 - Michea 5, 2-5

4 - Ripa, Cesare (1560?-1625) - Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa Perugino Notabilmente Accresciuta d'Immagini, di Annotazioni, e di Fatti dall'Abate Cesare Orlandi... 5 voll. Perugia: Stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-67. Prima edizione elettronica in database 3 dicembre 2007 - elaborazione di ASiM. Tutte le citazioni del Ripa sono tratte da questa edizione. È tanto in uso, che si dica Vigilante, e Svegliato un'uomo di spirito vivace che, se bene ha preso questo nome della Vigilanza de gli occhi corporali, nondimeno il continuo uso se l'è quasi convertito in natura, e fatto suo, però l'una, e l'altra Vigilanza, e del corpo, e dell'anima, vien dimostrata nella presente Figura, quella dell'animo nel Libro, dal quale apprendendosi le scienze si fà l'uomo vigilante, e desto a tutti gl'incontri della Fortuna per l'agitatione della mente contemplando, e la Verga sveglia il corpo addormentato, come il Libro, e la Contemplatione destano li spiriti sonnolenti, però del corpo, e dell'animo s'intende il detto della Cantica: Ego dormio, cor meum vigilat. E le Grui insegnano, che si deve star vigilante in guardia di se medesimo, e della propria vita, perché, come si racconta da molti, quando vanno insieme per riposarsi sicuramente, s'aiutano in questo modo che, tenendo una di esse un sasso co'l piede raccolto, l'altre, sin che il sasso non cade, sono sicure di essere custodite per la vigilanza delle compagne, e cadendo, che non avviene se non nel dormire di dette guardie, esse al rumore si destano, e se ne fuggono via. La Lucerna dimostra, che la vigilanza propriamente s'intende in quel tempo, che è più conveniente al riposo, e al sonno, però si dimandavano da gli antichi Vigilie alcune hore della Notte, nelle quali i Soldati erano obligati a star vigilanti per sicurezza dell'essercito, e tutta la notte si partiva in quattro Vigilie, come dice Cesare nel primo de' suoi Commentari. Seguono, nel testo di cesare Ripa altre iconografie per la Vigilanza.

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