1 - Il gruppo di angeli alla destra del Profeta sostiene una tavoletta con scritto: Sponsabo te Mihi in sempiternum – Osee Cap 2v. (2,21 Et sponsabo te mihi in sempiternum; et sponsabo te mihi in iustitia et iudicio et in misericordia et miserationibus.) – (Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore). A sinistra del Profeta, nel lato che guarda il catino absidale: “Quasi diluculum praeparatus est egressus eius - Osee” (6, 3 Sciamus sequamurque, ut cognoscamus Dominum. Quasi diluculum praeparatus est egressus eius, et veniet quasi imber nobis temporaneus, quasi imber serotinus irrigans terram”) – (Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia di autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra).
2 - Catechismo della chiesa Cattolica, n.1808 La fortezza è la virtù morale che, nelle difficoltà, assicura la fermezza e la costanza nella ricerca del bene. Essa rafforza la decisione di resistere alle tentazioni e di superare gli ostacoli nella vita morale. La virtù della fortezza rende capaci di vincere la paura, perfino della morte, e di affrontare la prova e le persecuzioni.
3 - Cesare Ripa, op. cit. la prima delle descrizioni che identificano la Fortezza è la seguente: “DONNA, armata, e vestita di color Leonato, il qual color significa Fortezza, per essere simigliante a quello del Leone, s’appoggia questa donna ad una colonna, perché delle parti dell’Edificio questa è la più forte, che l’altre sostiene, a’ piedi di essa figura vi giacerà un Leone animale da gli Egizi adoperato in questo proposito, come si legge in molti Scrittori.”